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Richard Gadd sfoggia un undercut che farà storia: ecco perché…

Richard Gadd sfoggia un undercut che farà storia: ecco perché…


Il taglio dell’autore e attore è piuttosto strutturato ma ha un’aria quasi indie e minimal. La ragione di questa finitura inusuale per un undercut è tutto nella frangia che si sostituisce al più classico ciuffo: asimmetrica, non perfettamente ordinata, è molto originale ma non “universale” nel senso che non è facile da indossare. Poco importa: il fatto di essere irregolare aggiunge punti in cools mentre il modo in cui è stratificata risponde all’esigenza di creare un volume minimo su un capello tendenzialmente Piatto e dare un po’ di grinta a questo undercut decisamente “soft” e con la rasatura ridotta.

Vieni a replicare il look

Riccardo Gadd

Riccardo GaddPresley Ann/Getty Images

Non è un taglio popolare, quello di Gadd, ma se ti sei convinto, ecco alcune cose che devi sapere. La prima è che la resa di questo taglio di capelli dipende tutto dalla tipologia di capelli. L’undercut, infatti, si adatta meglio a capelli lisci o soltanto leggermente ondulati perché facili da gestire e da controllare nella parte superiore. Un capello effetto spaghetto, infatti, non ha bisogno di molti prodotti per lo styling; sarà sufficiente uno spray texturizzante per dare corpo e volume. Si può anche lavorare su un finish smooth o wet, se si vuole invece dare vita a un look un po’ grunge e meno bon ton rispetto a quello dell’attore. Insomma, un minimo di variazione sul tema è sempre possibile.

Chi è consigliato?

Riccardo Gadd

Riccardo GaddGilbert Flores/Getty Images

La risposta è semplice: si può adattare a molte tipologie di viso. L’undercut tende a esaltare i perimetri di un volto ovale o squadrato che possono modificare la frangia o il ciuffo a loro piacimento. Discorso diverso per chi ha il viso tondo, perché deve fare molta attenzione alla lunghezza dei capelli nella parte superiore e lavorare soprattutto sui volumi per dare l’illusione di un volto più lungo. Il viso è rettangolare o allungato? Allora il taglio di Gadd è perfetto perché è meno estremo (cioè presenta un contrasto minore fra sommità e lati) rispetto al più classico undercut e questo permette di creare una maggiore armonia. Ultimo ma non meno importante: la presenza della barba. I diversi aspetto della barba sfoggiati dall’autore ci vengono in aiuto perché l’undercut si può abbinare a ogni tipo di lunghezza. Tradotto: è perfetto con una barba minimal o incolta come con una barba pienae perfino con i bafi – se vuoi accentuare l’allure vagamente rétro del taglio à la Gadd.



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