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Il finale di Squid Game 2 è difficile da interpretare e duro…

Il finale di Squid Game 2 è difficile da interpretare e duro…


SPOILER ALERT – questo articolo rivela alcuni dettagli della seconda stagione di Gioco dei calamari

Come prendere il finale da cardiopalma di Gioco dei calamari 2 che ci lascia all’apice della tensione con un taglio netto e tutto in sospeso? Ok, la risposta arriverà presto, visto che esiste già una stagione 3 in post-produzione e che la vedremo nei prossimi mesi e non tra oltre un anno, ma un finale così fa comunque un po’ male.
Vedere la prima stagione non è stata una passeggiata, ma la seconda è stata più breve e più intensa. Un occhio, anche più sanguignanel senso letterale del termine, sia per i colpi di fucile partiti da ogni latosia per le dosi di sangue finto versate in scena (a occhio, più copioso e sulle quali si è più insistito). Ora di mortale ci sono il gioco, ma anche il tentativo di rivolta di chi vuole interromperlo ponendo fine alla strage una volta per tutte, per non parlare della presenza di una specie di “angelo della morte”ma non sappiamo che fine faranno tutte e tre le cose.

Nell’episodio conclusivo della seconda stagione, infatti, tutti i piani saltano e le carte sul tavolo ne escono sparigliate e rimescolate. Arrivati ​​a questo punto, seguivamo tre percorsi narrativi: il gioco principale; il piano di Seong Gi-hun, rientrato nello squid game con l’intento per distruggerlo dall’interno contando sulla possibilità di sfruttare la prima occasione buona per avere la meglio sulle guardie fucsia, requisire loro le armi e iniziare una vera e propria rivolta; la battaglia personale di No-eul, senzatetto che ha disertato l’esercito nord-coreano e nel farlo ha abbandonato la figlia ed è stata poi arruolata come cecchino dagli organizzatori dello Squid Game, ma vuole fare il suo mestiere di boia senza dolore e agonia , con colpi secchi, anche per ostacolare il traffico di organi che si nascondono dietro l’intero sistema.

Seguivamo queste tre livelli del racconto e apparentemente ci avevano portato ad almeno uno scontro finale: Seong Gi-hun aveva trovato la sua occasione e si stava facendo strada in spazi che i “concorrenti” dello Squid Game non avevano mai calpestato, ma è stato tradito. Qualcuno ha mollato per panico e non ha portato a termine il compito di rifornire i ribelli di destinazione, ma Young-il si è rivelato quale infiltrato, un nemico in incognito sceso tra i giocatori per sabotare il sabotatore Seong Gi-hun. Lo sappiamo solo noi del pubblico e quindi vediamo il protagonista della serie lottare ignaro di cosa sta accadendo nella sua retroguardia e del fatto che il fallimento del suo piano si deve a chi considerava l’alleato più affidabile. Era un lupo travestito da pecora. Anzi, era il capo dei lupi, il Front Man che lui desiderava tanto fermare e che ora, per decretare la sua sconfitta, uccide con un’esecuzione sommaria il suo migliore amico davanti ai suoi occhi, anticipando la risoluzione solo da queste due frasi: “ Ti sei deviato a fare l’eroe? Ora osserva le conseguenze della tua piccola rivolta”.
Prima che la stagione chiusa con una dissolvenza in nero, riusciamo solo a vedere la disperazione del numero 456.



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